Il decreto n. 23/2020, cosiddetto “Decreto Liquidità” è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ed introduce alcune misure a sostegno della liquidità delle imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti.

In sintesi gli interventi per le PMI e Professionisti con numero di dipendenti inferiore a 499 unità, sono:

  1. Garanzia del 100% da parte del Fondo centrale di garanzia, destinata ad imprese e professionisti:
  2. destinata ad imprese con ricavi non superiori a 100.000 €;
  3. per Finanziamenti di importo non superiori al 25% dei ricavi del 2019, e comunque con importo massimo di 25.000€;
  4. con inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi e durata fino ad un massimo di 72 mesi;
  5. per questa tipologia non è necessaria alcuna valutazione e la banca potrà erogare il finanziamento con la sola verifica formale dei requisiti;
  • Garanzia del 90% (cumulabile con altro 10% concesso da Confidi o altro soggetto privato abilitato):

a)  destinata ad imprese con ricavi non superiori a 3.200.000 €;

b)  per finanziamenti con importo massimo del 25% dei ricavi, quindi max 800.000 €;

c)  durata massimo del prestito di 72 mesi;

d)  per questa tipologia, andrà presentata soltanto la documentazione per valutare la struttura economico-finanziaria dell’azienda.

NB. Fin quando l’innalzamento delle suddette garanzie, non sarà approvato dalla Commissione Europea, le banche potranno avviare le pratiche, ma non si potrà procedere con l’erogazione dei prestiti, (fermo restando la percentuale di garanzia dell’80%, introdotta del decreto “Cura Italia”).

Il decreto regola anche alcuni aspetti di natura tributaria e fiscale e soprattutto la sospensione dei versamenti in scadenza.

Con il precedente decreto erano stati sospesi, per le aziende con ricavi inferiori ai 2 milioni di euro, i versamenti per il mese di marzo, con rinvio al 31 maggio, senza interessi e sanzioni, con pagamento in unica soluzione o in 5 rate.

Per quanto riguarda le scadenze di Aprile e Maggio invece:

  • sono sospesi i versamenti di ritenute lavoro dipendente, Iva, contributi previdenziali Inps, premi Inali, per i soggetti con ricavi/compensi inferiori a 50 milioni di euro, che abbiamo registrato una diminuzione del fatturato nel mese di marzo 2020 di almeno il 33% rispetto a marzo 2019 e una diminuzione della stessa percentuale nel mese di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019;
  • per i soggetti con ricavi/compensi superiori a 50 milioni di euro, la diminuzione del fatturato deve essere di almeno il 50%.

I versamenti prorogati, saranno versati, senza interessi e sanzioni, il 30 giugno, in unica soluzione o fino a un massimo di 5 rate mensili.

Infine, molto importante è l’introduzione di un credito d’imposta per tutto il 2020 (in aggiunta al credito d’imposta previsto dal decreto “Cura Italia” per le spese di sanificazione degli ambienti lavorativi) nella misura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione ed attrezzature, volte ad evitare il contagio da Covid-19, nei luoghi di lavoro.